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L’importanza della cottura, il vero segreto degli chef

L’importanza della cottura, il vero segreto degli chef

A chi non è capitato di seguire alla lettera tutte le indicazioni, assemblare con cura meticolosa tutti gli ingredienti, far lievitare lentamente, proteggendo il nostro manicaretto come fosse un piccolo tesoro ma, una volta aperto il forno a cottura ultimata, scontrarsi con la più triste delle realtà?

Se per i neofiti è solo una delle tante fasi di cui è composta una ricetta, i cuochi più navigati sanno bene che in cucina, quello della cottura è quasi sempre il momento determinante per la riuscita di un piatto, quello che sancisce irrimediabilmente il risultato finale. 

Conoscerne le varie modalità è quindi indispensabile per destreggiarsi con disinvoltura ai fornelli e portare sempre in tavola grandi successi!

Due modalità di cottura a confronto: le differenze tra modalità ventilata e modalità statica

Tra le tante modalità di cottura proposte dalla maggior parte dei forni attualmente in commercio, le due più comuni sono senza dubbio quella ventilata e quella statica, che differiscono fra loro essenzialmente nel mondo in cui il calore si comporta grazie alla presenza di una ventola nella seconda tipologia, che permette la diffusione del calore e una cottura rapida delle pietanze.

Si parla invece di modalità statica quando la cottura avviene per conduzione e irraggiamento; è la forma di cottura più tradizionale ed è molto simile al principio con cui venivano costruiti i forni primitivi, che ricevevano il calore da fuochi presenti dentro la camera di cottura.

Nei forni moderni le resistenze elettriche consentono alla camera di cottura di raggiungere elevate temperature in tutta la sua superficie grazie alle fonti di calore che possono essere differenziate e provenire dal basso (platea), o dal basso e dall’alto (cielo).

Non solo cottura, i grandi vantaggi della modalità statica per ottenere un risultato perfetto

Se è vero che la modalità statica allunga leggermente i tempi di cottura delle pietanze, è anche vero che permette di controllare il calore in modo più preciso e di modularlo a seconda delle pietanze; essendo per sua natura meno intensa rispetto alla modalità ventilata che asciuga la superficie dei cibi rapidamente, con la modalità statica il rischio di trovarsi con la tanto temuta torta dalla crosta bruciacchiata ma con l’interno ancora crudo è scongiurato!

La modalità statica è infatti particolarmente indicata per tutte quelle preparazioni che richiedono lievitazione, quindi perfetta per buona parte della pasticceria tradizionale e di moltissimi panificati, fra cui sicuramente annoveriamo pane, pizza e focacce e tutte quelle preparazioni che richiedono una cottura lenta, ben asciutta anche all’interno, e che hanno bisogno di completare la loro crescita anche nella fase di cottura.

Come riconoscere rapidamente la modalità statica sul tuo forno

L’icona del forno statico è assolutamente esplicativa ed è rappresentata da un quadrato al cui interno sono presenti una o più linee orizzontali posizionate in basso, oppure in alto e in basso, a seconda della zona in cui verrà emanata la fonte di calore.

Il simbolo con la linea in basso segnala che la cottura avverrà grazie all’elemento riscaldante basso ed è indicata per le cotture lente o per sfornare una deliziosa pizza croccante, mentre il simbolo con la doppia linea, sopra e sotto, indica che entrambi gli elementi riscaldanti sono coinvolti, emanando più calore e garantendo una cottura perfetta per torte e focacce.

In conclusione, se si è alla ricerca di un forno versatile, che si adatti a moltissime tipologie di preparazione ma particolarmente indicato per lievitati e panificati, la scelta della modalità di cottura statica sarà sicuramente l’ideale, garanzia di assoluto successo in cucina!